La crudele pedagogia del virus by Boaventura De Sousa Santos

La crudele pedagogia del virus by Boaventura De Sousa Santos

autore:Boaventura De Sousa Santos [Santos, Boaventura De Sousa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Castelvecchi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Capitolo 4

L’intensa pedagogia del virus: le prime lezioni

Lezione 1. Il tempo politico e mediatico condiziona il modo in cui la società contemporanea si rende conto dei rischi che corre. Questo modo ci può essere fatale. Le crisi gravi e acute, la cui letalità è molto significativa e veloce, mobilitano i media; e i poteri politici portano all’adozione di misure che, nel migliore dei casi, risolvono le conseguenze della crisi, ma non ne colpiscono le cause. Al contrario, le crisi gravi, ma che avanzano lentamente, tendono a passare inosservate anche se la loro letalità è esponenzialmente maggiore. La pandemia del Coronavirus è l’esempio più recente del primo tipo di crisi. Nel momento in cui sto scrivendo, ha già ucciso 40.000 persone. L’inquinamento atmosferico è il più tragico esempio del secondo tipo di crisi. Come informa «The Guardian» del 5 marzo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico, che è solo uno degli aspetti della crisi ecologica, uccide annualmente 7 milioni di persone. Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, il ghiaccio dell’Antartide si sta sciogliendo sei volte più rapidamente di quarant’anni fa, e il ghiaccio della Groenlandia, quattro volte più velocemente di come si prevedeva. Secondo l’ONU, abbiamo dieci anni per evitare che la temperatura globale salga di 1,5 gradi rispetto all’età preindustriale, e in ogni caso soffriremo.

Nonostante tutto ciò, la crisi climatica non dà adito a una risposta drastica e urgente come quella provocata dalla pandemia. E la cosa peggiore è che mentre la crisi della pandemia può essere in qualche modo invertita o controllata, la crisi ecologica è già irrimediabile e adesso si può soltanto cercare di attenuarla. Ma ancora più grave è il fatto che le due crisi siano collegate. La pandemia del Coronavirus è una tra le tante manifestazioni del modello di società che si è imposto globalmente a partire dal XVII secolo e che oggi sta arrivando alla sua tappa finale. È il modello che oggi sta portando l’umanità a una situazione di catastrofe ecologica. Ebbene, una delle caratteristiche essenziali è lo sfruttamento senza limiti delle risorse naturali. Questo sfruttamento sta minando in modo fatale il posto dell’umanità sul pianeta Terra. Questa violazione si traduce nella morte inutile di molti esseri viventi della Madre Terra, nostra casa comune, come sostengono le popolazioni indigene e contadine di tutto il mondo, oggi supportate dai movimenti ecologisti e dalla teologia ecologica. Una violazione che non rimarrà impunita. Le pandemie, come le manifestazioni della crisi ecologica, sono la punizione che subiamo per questo. Non è una vendetta della Natura, ma pura autodifesa. Il pianeta si deve difendere per garantire la propria vita, e quella umana è una parte infinitesimale (0,01%) della vita planetaria da difendere.

Lezione 2. Le pandemie non uccidono così indiscriminatamente come si pensa. È evidente che sono meno discriminatorie di altre violenze commesse nella nostra società contro lavoratori impoveriti, donne, lavoratori precari, neri, indigeni, immigrati, rifugiati, senzatetto, contadini, anziani, ecc. Ma discriminano sia per quanto riguarda la prevenzione che per diffusione e contenimento. Per esempio, gli anziani in vari Paesi stanno diventando vittime di darwinismo sociale.



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